ma in che mondo viviamo?

Sarò molto impolitico ma non riesco proprio a capire:

  1. che mondo è quello che, con quanto accaduto in Giappone, manda a -6% l'indice di borsa giapponese nonostante un intervento della banca centrale di 350 miliardi di euro (avete capito bene 350 miliardi); e temo che ni prossimi giorni ne vedremo di peggio
  2. che mondo è quello che sta lasciando allo sbaraglio i combattenti anti Gheddafi? Si aspetta che il dittatore libico riprenda "manu militari" il controllo del paese, faccia le sue vendette e poi, solo poi, si faccia un negoziato?
  3. che mondo è quello in cui, nonostante gli acquisti di petrolio, si facciano con contratti in là nel tempo, le compagnie del petrolio sparano aumenti improponibili dei carburanti e dei combustibili? E lo fanno come se la Libia controllasse il 60% del mercato.
  4. che mondo è quello che continua a non informare in maniera razionale sui danni umani e infrastrutturali del Giappone e si concentra solo sulle centrali nucleari, rispetto alle quali la disinformazione è dominante? Qualcuno ci vuole dire seriamente quali danni ci sono stati e cosa si sta tentando di fare?

Siamo nell'era di Internet ma, mi pare che, sulle cose importanti, viviamo nella stessa manipolazione e disinformazione dell'era Breznev. Complimenti ai piloti: Obama, Putin, Merkel, Cameron, Sarkozy, Wen Jiabao (ops non ci ho messo Berlusconi).

Si dice, di solito, che quello capitalistico è, tutto sommato, il sistema di rapporti migliore in cui vivere. Sono d'accordo, ma ci rendiamo conto che ci sono un po' di cose che non funzionano e di cui bisogna occuparsi?

Info su Claudio Cereda

nato a Villasanta (MB)il 8/10/1946 | Monza ITIS Hensemberger luglio 1965 diploma perito elettrotecnico | Milano - Università Studi luglio 1970 laurea in fisica | Sesto San Giovanni ITIS 1971 primo incarico di insegnamento | 1974/1976 Quotidiano dei Lavoratori | Roma - Ordine dei Giornalisti ottobre 1976 esame giornalista professionista | 1977-1987 docente matematica e fisica nei licei | 1982-1992 lavoro nel terziario avanzato (informatica per la P.A.) | 1992-2008 docente di matematica e fisica nei licei (classico e poi scientifico PNI) | Milano - USR 2004-2007 concorso a Dirigente Scolastico | Dal 2008 Dirigente Scolastico ITIS Hensemberger Monza | Dal 2011 Dirigente Scolastico ITS S. Bandini Siena | Dal 1° settembre 2012 in pensione | Da allora si occupa di ambiente e sentieristica a Monticiano e ... continua a scrivere
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2 risposte a ma in che mondo viviamo?

  1. valentin scrive:

    secondo me non è tanto i comodo o non comodo, quanto la paura di quello che potrebbe succedere qualora si costruisse come all’aquila. il vero problema dell’italia è che è inaffidabile, in tantissime cose. lasciare una questione così delicata come il nucleare alle stesse gestioni, mi fa veramente paura.

  2. andrea scrive:

    E’ un mondo in mano alle mafie(e per mafie non intendo solo cosa nostra, ma ci sono anche le mafie finanziarie, le mafie statali ecc…)
    Per esempio per quanto riguarda il nucleare, credo che ci sia tanto ostruzionismo e catastrofismo, perchè non fa comodo a tanti, la gallina dalle uova d’oro del momento, sono le alternative(finanziate con miliardi di soldi pubblici, se fossero lasciate al libero mercato sarebbero un pessimo affare in netta perdita, ma tanto pagano i contribuenti!), e sui finanziamenti pubblici di eolico e fotovoltaico ci mangiano in tanti, le banche, i politici, e gli “imprenditori”(tra virgolette perchè a fare l’imprenditore coi soldi pubblici, so buoni tutti!)

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