Barbara D’Urso pardon Berlusconi

Un'ora di intervista alla trasmissione Domenica Live su Canale 5: Barbara D'Urso con domande da rotocalco e Berlusconi con risposte da santo subito.

Domani ne parleranno tutti i giornali e dunque non starò a fare il riassunto dico quello che mi ha colpito:

  • Berlusconi si è sintonizzato con l'elettorato dei buoni sentimenti e si è presentato com il buon padre di famiglia, che si fida del parere delle mogli quando si deve assumere un dirigente, che ama la sua famiglia (nella parte con il suo DNA), ha ufficialmente presentato la nuova fidanzata (che è già amica della figlia e mamma Marina)
  • ha reinnestato la marcia del pericolo comunista e lanciato l'appello allo stiamo uniti; il racconto di come è diventato anticomunista è un pezzo forte del repertorio; il nostro Berlu aveva 11 anni e andava dai salesiani; il prete di religione era scappato dall'URSS e raccontava di un suo compagno di seminario che una volta fu convocato al "soviet" dal commissario politico che voleva sapere dove si fosse rifugiato il vescovo; lui non lo sapeva, diede due indirizzi falsi e fu lasciato andare; scoperto l'inganno venne riconvocato insieme ai genitori, sottoposto a nuove minacce e, anche questa volta, inventò un indirizzo; ma, per sua sfortuna, si trattava di un recapito già controllato. Il commissario del popolo allora estrasse la pistola e sparò alla testa dei due genitori.
  • ha attaccato l'IMU e De Benedetti per la faccenda Mondadori e ha promesso che mai più ci sarà una tassa sulla casa: «La prima casa è qualcosa di sacro. Non si tocca la casa, è il pilastro della sicurezza per il futuro delle famiglie perciò l'impegno che assumiamo in campagna elettorale è l'abrogazione dell'Imu e che non ci sarà mai più un'imposta sulla casa»
  • si è presentato come un perseguitato politico dando versioni caricaturali dei suoi processi. Su Ruby ha nuovamente sostenuto la tesi del benefattore che la finanzia con 50 mila euro per acquistare i laser necessari ad aprire un centro estetico in modo che non faccia la prostituta.
  • ha fatto una descrizione del nostro sistema istituzionale come un colabrodo dominato dai comunisti. I comunisti sono presenti in ogni istituzione con lo scopo di impedire il governo del sistema:  alla corte costituzionale, alla presidenza della repubblica, alla presidenza delle camere, nella magistratura, persino alla tipografia della gazzetta ufficiale
  • ha presentato se stesso come un grande presidente, del Milan, del consiglio, della politica estera, degli affetti famigliari
  • ha chiarito che non ha secondi fini, che agisce contro il suo interesse per puro senso del dovere andando contro le raccomandazioni della famiglia e  del management; commovente il racconto di quando nel 94 comunica a dirigenti e famigliari, convocati a Villa San Martino, che, per il bene dell'Italia e di fronte alle incapacità di Bossi, Craxi, Martinazzoli si è deciso a scendere in campo. Tutti si oppongono e in particolare la mamma che, mentre ritorna a Milano in taxi da Villa San Martino decide di tornare alla carica. Si ripresenta ad Arcore, lo tira giù dal letto (era solo), e gli esterna la sua opposizione. Lui tiene duro perché ha un dovere da compiere e la mamma gli dice "Silvio, secondo me sbagli, ma il tener fede al tuo senso del dovere è ancora più importante". Lacrime ed applausi.
  • ha presentato un rettangolone cartonato con il cronoprogramma delle cose fatte così "quando verrà qualcuno delle sinistre lei saprà cosa chiedere"

Tutti i temi sono stati trattati con la tecnica del racconto: la mamma, i nipotini, gli striscioni aerei della nuova fidanzata con "Silvio ci-mi manchi".

Barbara D'Urso era come sempre perfetta nel ruolo di intervistatrice dei buoni sentimenti: reclinar di capo, tette in fuori, sorrisi, va e vieni con la voce. E' stata impagabile quando dopo il primo sermone dedicato alle tecniche con cui la sinistra boicotta l'azione di governo, lo ha interrotto e gli ha detto: "mi scusi presidente, ma sa, questa è una televisione commerciale, e io sono molto orgogliosa di lavorarci; abbiamo un sacco di pubblicità e dunque adesso sospendiamo per qualche minuto". Lei si scioglieva e lui sorrideva.

Aspettiamoci delle belle perché c'è una buona fetta di elettorato che vive e ragiona sulle trasmissioni di intrattenimento del pomeriggio.

 

Info su Claudio Cereda

nato a Villasanta (MB)il 8/10/1946 | Monza ITIS Hensemberger luglio 1965 diploma perito elettrotecnico | Milano - Università Studi luglio 1970 laurea in fisica | Sesto San Giovanni ITIS 1971 primo incarico di insegnamento | 1974/1976 Quotidiano dei Lavoratori | Roma - Ordine dei Giornalisti ottobre 1976 esame giornalista professionista | 1977-1987 docente matematica e fisica nei licei | 1982-1992 lavoro nel terziario avanzato (informatica per la P.A.) | 1992-2008 docente di matematica e fisica nei licei (classico e poi scientifico PNI) | Milano - USR 2004-2007 concorso a Dirigente Scolastico | Dal 2008 Dirigente Scolastico ITIS Hensemberger Monza | Dal 2011 Dirigente Scolastico ITS S. Bandini Siena | Dal 1° settembre 2012 in pensione | Da allora si occupa di ambiente e sentieristica a Monticiano e ... continua a scrivere
Questa voce è stata pubblicata in Costume, Giornalismo, Istituzioni, Politica interna e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

2 risposte a Barbara D’Urso pardon Berlusconi

  1. luigi scrive:

    si vede che ti è simpatico,già che ci sei fatti consigliare come far
    crescere i capelli

    • Claudio Cereda scrive:

      non oso – anche perché i capelli io li taglio ma li ho ancora – cosa sia rimasto di originale intorno al teschio di Berlusconi non lo so

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*


uno × = 9

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>