Leggo sul Gazzettino on line che oggi a Verona un ragazzo di 23 si è ammazzato con un colpo di pistola alla testa dopo aver telefonato alla polizia per avere la certezza che i suoi organi sarebbero stati donati.
Ha fatto una telefonata concitata e poi si è sparato. La polizia intervenuta l'ha trovato morto con la pistola in mano.
Perché uno telefona? Perché si preoccupa degli organi mentre si sta sparando? Mi è già capitato tanti anni fa di essere coinvolto nel suicidio di un alunno che lasciò scritto E che non dicano che l'abbiamo fatto per la scuola che non andava bene perché senno torniamo indietro e spacchiamo tutto.
Quanta follia c'è quando uno fa un gesto senza ritorno ma si preoccupa del giudizio degli altri o addirittura ne parla come se stesse dentro una finzione?
Informazioni su Claudio Cereda
nato a Villasanta (MB)il 8/10/1946 | Monza ITIS Hensemberger luglio 1965 diploma perito elettrotecnico | Milano - Università Studi luglio 1970 laurea in fisica | Sesto San Giovanni ITIS 1971 primo incarico di insegnamento | 1974/1976 Quotidiano dei Lavoratori | Roma - Ordine dei Giornalisti ottobre 1976 esame giornalista professionista | 1977-1987 docente matematica e fisica nei licei | 1982-1992 lavoro nel terziario avanzato (informatica per la P.A.) | 1992-2008 docente di matematica e fisica nei licei (classico e poi scientifico PNI) | Milano - USR 2004-2007 concorso a Dirigente Scolastico | Dal 2008 Dirigente Scolastico ITIS Hensemberger Monza | Dal 2011 Dirigente Scolastico ITS S. Bandini Siena | Dal 1° settembre 2012 in pensione | Da allora si occupa di ambiente e sentieristica a Monticiano e ... continua a scrivere
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