sottoscrivo

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E' inutile girarci intorno e Giuliano Ferrara coglie nel segno.

Informazioni su Claudio Cereda

nato a Villasanta (MB)il 8/10/1946 | Monza ITIS Hensemberger luglio 1965 diploma perito elettrotecnico | Milano - Università Studi luglio 1970 laurea in fisica | Sesto San Giovanni ITIS 1971 primo incarico di insegnamento | 1974/1976 Quotidiano dei Lavoratori | Roma - Ordine dei Giornalisti ottobre 1976 esame giornalista professionista | 1977-1987 docente matematica e fisica nei licei | 1982-1992 lavoro nel terziario avanzato (informatica per la P.A.) | 1992-2008 docente di matematica e fisica nei licei (classico e poi scientifico PNI) | Milano - USR 2004-2007 concorso a Dirigente Scolastico | Dal 2008 Dirigente Scolastico ITIS Hensemberger Monza | Dal 2011 Dirigente Scolastico ITS S. Bandini Siena | Dal 1° settembre 2012 in pensione | Da allora si occupa di ambiente e sentieristica a Monticiano e ... continua a scrivere
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Una risposta a sottoscrivo

  1. giano scrive:

    Dall'arte presepiale, di francescana memoria, è nato il detto: il bue che da del cornuto all'asino.
    A mio parere, la metafora, ben si adatta a Giuliano Ferrara.
    A parte le sue dimensioni fisiche bovine, quel che colpisce è il pulpito da cui arriva la predica.
    Sentire l'inventore della televisone trash, dare del volgare ad qualcun altro è un'esilerante stupidaggine.
    Ancora maggiormente ridicolo è sentir dare a Grillo del menzoniero.
    Ferrara, esattamente come Charles de Talleyrand, è il maggior interprete internazionale del voltagabbananesimo.
    Esattamente come il suo omologo francese, che servì Luigi VI, il Direttorio Rivoluzionario Francese e Napoleone Bonaparte, il Talleyrand de noantri, ha servito il PCI, il PSI di craxiana memoria, Forza Italia e anche la CIA, saltando costantemente sul carro del vincitore, per poi abbandonarlo appena la buona stella declinava.
    Ferrara è considerato sia a destra che a sinistra un intellettuale capace e perspicace, un membro, forse l'unico, dell'intelligentia italica.
    Un macchiavellico e abilissimo giocoliere che riesce a tenere contemporaneamente il piede in due scarpe: alle ultime elezioni politiche presentatosi con la lista "Aborto? No, grazie" di definiva un "ateo devoto". Un ossimoro vivente come la lucida follia, il ghiaccio bollente o la docta ignorantia.
    Singolare come un interprete tanto acceso e riconosciuto della libertà e del garantismo, invochi metodi rigorosi ed estremi per metter fuori gioco Grillo e il suo Movimento.
    Per fortuna, il seguito di Giuliano Ferrara è riconducibile al risultato politico del suo movimento: "Aborto? No, grazie", numeri da prefisso telefonico …tanto per fare una citazione a caso. 

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