Ogni tanto ci interroghiamo – di Alfonso D’Ambrosio

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Questi per me sono giorni di estrema inquietudine, di malessere misto a rabbia. L'inquietudine non riguarda situazioni di malattie e perdite, riguarda le relazioni tra le persone.

Avete presente quando avete tutto in ordine dentro? quando vi dite: sto facendo le cose fatte bene, tutto va come vorrei…

Questa sensazione, riguardo al mio essere docente, me la porto dentro ormai da diversi anni.. Sono anni in cui non passano giorni dove mi aggiorno, scrivo, condivido le mie esperienze, mi confronto con docenti da ogni parte d'Italia.

E' una passione direte? Questo sottrae tempo alla mia famiglia, ma forse ne restituisce qualità in quei momenti in cui siamo insieme…. Sono stati e sono anni di crescita personale, di visioni e di intenti, anni in cui gli studenti e certi colleghi mi hanno dato tanto…

Certe cose si vedono mi dico, Alfonso stai lavorando bene, molte cose sono perfettibili, ma dentro senti che la strada è quella giusta. In questi anni ho incontrato centinaia se non migliaia di docenti da ogni parte d'Italia, in convegni, eventi, congressi, nelle classi, come formatore e come studente, ed anche virtualmente….

Tutto bene no direte?

No, perchè non sempre queste cose vengono percepite… non so se sia invidia, se il concetto di rosicare ci va vicino, o forse sono solo fraintendimenti… Eppure mentre tu ci vedi Bellezza gli altri ci vedono chissà cosa…forse supponenza, forse stranezza, forse egocentrismo….

Qualcuno confonde la passione e il mettersi in discussione, con la mancanza di rispetto! La robotica, il digitale, il laboratorio povero con chissà cosa….

Può mai l'egocentrismo portarti a rinunciare per ore al giorno al tuo tempo libero? A spingerti a spendere di tasca tua pur di comprare materiale per i tuoi studenti? Ad andare oltre le 18 ore scolastiche ed al semplice correggere verifiche?

Non lo so, so che ho sempre fatto così…so che l'educazione per me è permanente ed è profonda…so che che è piacevole collaborare e condividere… Già perchè collaboro con tanti docenti, tantissimi …ed a loro devo dire grazie…se mi fanno sentire vivo, se non mi fanno diventare Zombie…

Zombie, già…ne parlai già lo scorso anno. Quanti docenti zombie? quante volte siamo zombie? quante volte ci abbandoniamo e ci buttiamo via? Io voglio essere vivo e voglio collaborare, ma voglio farlo liberamente, anche sbagliando, senza pensare a tante paranoie…. non sono vendicativo, ma so andare fino in fondo e vado fino in fondo!

Questo post viene scritto con mestizia, ma anche con rabbia ed orgoglio, per dire: io vado avanti, ma sono qui se volete parlare e discutere, ma nello stesso tempo lasciate da parte supposizioni ed invidie perchè il male non lo fate solo ad un docente che si fa un bip così, ma lo fate agli studenti, perchè tentarci a scuola, provarci , collaborare, farlo insieme, è sempre una crescita, per tutti, per me, per voi!

 

Informazioni su Alfonso DAmbrosio

Sono nato nel 1977. Laureato in Fisica con lode, mi occupo di robotica educativa, di ambienti immersivi, di serious games, di smartphone nella didattica delle scienze, di making lab. Insegno matematica e fisica in un liceo scientifico del Veneto. Ho oltre 100 articoli pubblicati su rivista e online. Sono stato nominato Docente innovatore italiano nel 2015 al Global Junior Challenge con premiazione in Campidoglio. Cofondatore del progetto Byoeg , a Scuola con i videogiochi, sono ideatore del format Officina Scuola e collaboro con il territorio con progetti che mirano ad integrare la tecnologia non solo nella didattica ma anche nelle relazioni quotidiane, spesso a favore dei soggetti socialmente più deboli, quali anziani e disabili. Collaboro , sezione ricerca e sviluppo, con la Fucina delle scienze, cooperativa di divulgazione scientifica e tecnologica. Sono formatore per DS, DSGA e Animatori Digitali relativamente alla formazione del PNSD. «Insegno perchè i miei alunni devono avere delle possibilità, possibilità di crescita, possibilità di sognare e realizzare un mondo migliore. Insegno perchè mi piace insegnare, a volte resto a Scuola per ore e dimentico che ore sono. Mi piace "perdermi" con i miei alunni, nel realizzare con loro progetti. Insegno perchè credo che un mondo migliore sia possibile»
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