quel Preside mi ha insidiata … – di Roberto Ceriani

Oggi Scuola è una rivista on-line che si occupa di problemi scolastici. La sua pagina FaceBook è seguita da quasi 50.000 insegnanti. Alcuni giorni fa ha pubblicato la lettera di una docente, la professoressa Francesca B., che denuncia molestie sessuali subìte da parte di un Dirigente Scolastico.

La docente chiede di installare telecamere nelle Presidenze perché “…in quelle stanze accadono cose che meritano di essere viste…”. In coda all'articolo potete leggere lo sfogo-denuncia della professoressa Francesca.


COSA DOVEVA FARE LA DOCENTE?

Al momento del fattaccio la donna, sconvolta, reagisce con uno schiaffo. Reazione comprensibile, ma senza altri effetti.

Una volta tranquillizzata, la donna doveva rivolgersi ai Carabinieri che, avrebbero attivato indagini, magari confrontando il fatto con altre segnalazioni simili già pervenute riguardo lo stesso DS. In caso di reiterazione, il Magistrato avrebbe ordinato di installare di nascosto le telecamere (di solito lo fanno di notte, fingendo un furto).

A questo punto la donna sarebbe stata invitata a ricreare situazioni simili, sapendo di essere registrata. In caso di conferma il DS sarebbe rimasto senza scampo.

INVECE LA DOCENTE COSA HA FATTO?

Nulla! Così la mancata denuncia ha privato i Carabinieri di una testimonianza che poteva completare un quadro di denunce simili, precedenti o successive.

Dopo due anni però la Prof.ssa Francesca B. pubblica anonimamente la brutta storia su una rivista scolastica, diffondendo l’idea di comportamenti simili diffusi fra molti DS (infatti invita a mettere telecamere “nelle presidenze”).

CONSEGUENZE

La donna non ottiene alcuna giustizia. L’intera categoria dei DS viene criminalizzata. L’unico DS colpevole non subisce alcun danno.
Viene fatto passare fra le giovani insegnanti e le studentesse il modello di farsi giustizia da sé (uno schiaffo e nessuna denuncia).
Il sito web guadagna tanti bei clic da rivendere ai pubblicitari.

DOMANDE

  • Gentile Professoressa, ma lei cosa insegna alle sue studentesse?
  • Gentile redazione di “Oggi Scuola”, siete sicuri di essere una rivista scolastica?

La lettera della professoressa Francesca B. pubblicata da OggiScuola

Non ho mai avuto il coraggio di raccontare quello che mi è accaduto un paio di anni fa in una scuola del Nord, un liceo. Avevo 41 anni, mi hanno sempre detto di essere una bella donna, ma ho sempre badato più alla cura del mio cervello che alla mia esteriorità.

Trasferita dal profondo Sud sono arrivata in questa scuola con tutte le perplessità, la cadenza e il mio accento. Lontana da mio marito e dai miei affetti, nel corso di una giornata come un’altra venni convocata dal dirigente scolastico per alcuni chiarimenti. Il ds, un uomo giovane e molto colto, mi chiamò in presidenza per chiedermi del mio percorso di insegnamento, per fare un bilancio del primo mese nella sua scuola. Apprezzai moltissimo il gesto, ma mi resi conto subito di essere osservata con troppa insistenza.

Una settimana dopo, accade l’incredibile. Mi fa chiamare nuovamente da un collaboratore scolastico e mi invita in presidenza per discutere di una piccola lite nata con un genitore. Arrivata nella sua stanza chiude la porta e mi chiede di andare a cena.  Resto naturalmente basita e di impulso rispondo “Preside, ma io sono sposata”. La sua risposta fu netta: “La sto invitando a cena, non le ho mica fatto una proposta indecente”.

Volevo sprofondare, ma il lavoro mi serviva. Volevo uscire, volevo andare via da quella stanza, ma perchè scappare? Per un invito a cena? In fondo avevo 41 anni, ma ero arrabbiata perchè non mi aspettavo quell’invito e allora gli dissi “Grazie, non posso accettare”. Voltandomi per uscire mi mise una mano sul sedere. Volevo piangere, volevo sprofondare per la vergogna, ero arrabbiata con me stessa per non avergli tirato un ceffone subito, ma mi rifeci. Lo guardai dritto negli occhi e gli diedi uno schiaffo in pieno volto.

Non ho mai denunciato, non ho mai raccontato a nessuno quello che è successo, ma voglio invitare tutti a una riflessione e ringrazio OggiScuola per avermi dato la possibilità di sfogarmi: le telecamere non vanno messe solo in classe, ma anche nelle presidenze! In quella stanza accadono cose che meritano di essere viste specialmente come nel mio caso. Non ho avuto il coraggio di denunciare perchè non volevo dare ulteriori preoccupazioni a mio marito, ho deciso di subire e continuare a lavorare. Ma così non si va avanti molto a lungo.

Info su Roberto Ceriani

Roberto Ceriani, classe 1950, laureato in Fisica, dopo molti anni di insegnamento ha vinto il 1° concorso per Dirigente Scolastico e quindi, dopo aver fatto questo nuovo lavoro per alcuni anni, è andato in pensione per raggiunti limiti di età. Interviene spesso su Facebook su problematiche riguardanti il mondo della scuola. “Autore di libri di Fisica per Licei e di numerosi testi di divulgazione informatica. Formatore di insegnanti in Lombardia e nelle regioni del Sud. Ha lavorato 9 anni all’IRRSAE-IRRE Lombardia dove si è occupato di Progetti Europei di formazione docenti e di analisi statistiche di dati internazionali sugli apprendimenti (Progetto OCSE-PISA). Attualmente, per conto dell’Invalsi, si occupa di valutazione delle scuole italiane e, per conto dell’USR Lombardia, è impegnato nelle attività di valutazione dei Dirigenti Scolastici”
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