la vita e la morte – ripensando a Co-rrado e al Co-vid

Ho voluto lasciar passare un giorno perché quando ieri mattina ho letto la breve comunicazione con cui Bruno Petrucci annunciava la morte di Corrado Lamberti mi ha preso una cosa strana, un misto di angoscia, di pensieri negativi e anche di paura.

Abbiamo parlato della pandemia, sì qualcuno si è ammalato, ci sono stati gli anziani morti delle RSA, ma sembrava qualcosa per predestinati, mentre noi eravamo immuni per stile di vita, per cultura, …. Io poi che, dalla fine di febbraio, mi sono allontanato dal mio romitorio solo in un paio di occasioni per fare la spesa, una prima volta a fine febbraio e una seconda volta dieci giorni fa e per il resto ho continuato ad applicare, solo in maniera più restrittiva del solito, la regola dello stare lontano dagli uomini

Qualcuno ha parlato del suo sorriso, dello spirito positivo, quello di questa foto del 1971. Corrado era del gruppo dei giovani rispetto a quelli di prima del 47, perché noi, quelli del III e IV anno avevamo vissuto la università del prima (i catenacci, i professori visti da lontano e circondati da un alone di mistero come il Ricci o il Manara, l'alluvione di Firenze, la compravendita dei libri usati, le associazioni rappresentative degli studenti, l'UNURI …) e nel 68 avevamo già scelto l'indirizzo, ci sentivamo dei fisici a tutti gli effetti. Tra i giovani ognuno aveva il suo ruolo e Corrado dava una mano a Flavio Crippa, gente di lago, gente concreta e operativa, entusiasmo e riservatezza (come in questa foto con la bandiera del Vietnam).

Quando fu fatta questa foto io ero già laureato e a miltare e al ritorno ho fatto altre cose, non ho partecipato alla grande lotta finita male della primavera del 71, ma ci siamo rivisti un paio di volte nel 73 e nel 74 perchè Corrado, in occasione dell'anniversario della fucilazione di Mussolini a Giulino di Mezzegra organizzava un presidio, in accordo con l'ANPI di Dongo, per bloccare sul nascere (o meglio prevenire) spiacevoli ritrovi di fascisti. Io dirigevo la sezione di AO di Monza e della Brianza e così dalle sezioni pedemontane (Varese, Bergamo, Monza e Lecco) per un paio d'anni ci siamo ritrovati intorno a Corrado. Poi per diversi anni più nulla (crisi della sinistra rivoluzionaria, scelta di cercare strade nuove per gli obiettivi di sempre).

A cavallo tra l'incontro del 40° e quello del 50° abbiamo anche tentato qualche riflessione sugli errori di conduzione che furono fatti. Di certo il movimento, dopo il 71, divenne un'altra cosa. Ne ho accennato in potevamo fare meglio? e nel lavoro a più mani uscito in occasione del 50° che fine ha fatto il 68?

Corrado l'ho rivisto come tanti amici di allora quando nel 2008 ci venne la voglia di ritrovarci. I suoi capelli neri e lisci erano diventati bianchi ma la faccia e il sorriso erano rimasti gli stessi. Come tanti di noi, dopo aver sacrificato la passione per la fisica ai doveri dell'impegno politico, era passato all'insegnamento, ma la passione per l'educazione alla razionalità lo aveva portato piano piano ad occuparsi di divulgazione scientifica.

L'incontro del 2008 era stata promosso da Lupo, Basilio, Pepè, e soprattutto da Giorgio Calsamiglia che per l'occasione preparò anche uno splendido DVD. Giorgio stava ormai male per il peggioramento del cancro alla prostata che di lì a pochi mesi lo avrebbe portato alla morte, ma tutti noi avevamo una gran voglia di ritrovarci, di continuare a vederci e ci provammo nella primavera del 2009 con una gita organizzata da Corrado nelle montagne sopra il suo lago.

Ci frullava in testa, vista la diversità nelle strade politiche e professionali intraprese, di mettere mano ad una riflessione in cui ciascuno raccontasse a partire dal sè.

In questa foto vedete Marco Orilia che si occupava di diffusione a La Repubblica, Franco Bocci che lavorava alle Olimpiadi della Fisica, Ernesto Dedò che si occupava di Algebra al Politecnico, Lupo che insegnava, Bruno Petrucci che faceva il geologo in giro per il mondo, Grog che stava all'Università a Pavia, io e Pepè che facevamo i Dirigenti Scolastici dopo aver insegnato con passione, Corrado che ancora insegnava ma era ormai un boss della divulgazione scientifica.

Come sia passato dall'insegnamento a dirigere L'Astronomia Corrado lo racconta nella biografia di Margherita Hack che, per via del rapporto umano che ne nacque, è anche il racconto di un pezzo importante della sua vita. Se non l'avete letta vi invito a farlo ora perché lì dentro si parla di Occhialini, di AO di Como, di insegnamento e poi di un rapporto di collaborazione con la grande astrofosica e di un progetto di umanità Viva Margherita.

Proprio in occasione della uscita del libro ci siamo risentiti e ci siamo scambiati qualche altra mail relativa ai suoi libri e alla collana Le Stelle che curava per l'editore Springer. Poi c'è stato l'incontro del 50° ma Corrado non c'è nelle decine di foto ufficiali perché fece il fotografo. E così siamo arrivati alla fine … Non eravamo più abituati alle morti per infezioni di tipo acuto e invece siamo entrati in una fase nuova.

Non ci stiamo capendo molto salvo che non importa avere un fisico della madonna, e Corrado ce l'aveva, fare una vita sana, alternare le stelle agli agoni del lago; non bisogna contagiarsi e bisogna capire che il mondo che sta tra 10-9 m e 10-6 merita di essere studiato, capito e controllato.

Noi fisici di solito ci appassionamo per dimensioni < 10-9 m (come capita a me) o per > 1010 come capitava a Corrado, ma in quell'intervallo alla dimensione dei virus, dei batteri, delle grandi molecole ci sono la vita con i suoi meccanismi e la complessità (cosa succede alle leggi fisiche quando le si applica ai grandi numeri ?).

Ciao amico, ciao compagno. I tuoi compagni ti abbracciano anche se non abbiamo potuto ritrovarci accanto al tuo corpo che soffriva e poi accanto al tuo cadavere per la cremazione. Come per tutti noi agnostici razionalisti rimane il ricordo.

Info su Claudio Cereda

nato a Villasanta (MB)il 8/10/1946 | Monza ITIS Hensemberger luglio 1965 diploma perito elettrotecnico | Milano - Università Studi luglio 1970 laurea in fisica | Sesto San Giovanni ITIS 1971 primo incarico di insegnamento | 1974/1976 Quotidiano dei Lavoratori | Roma - Ordine dei Giornalisti ottobre 1976 esame giornalista professionista | 1977-1987 docente matematica e fisica nei licei | 1982-1992 lavoro nel terziario avanzato (informatica per la P.A.) | 1992-2008 docente di matematica e fisica nei licei (classico e poi scientifico PNI) | Milano - USR 2004-2007 concorso a Dirigente Scolastico | Dal 2008 Dirigente Scolastico ITIS Hensemberger Monza | Dal 2011 Dirigente Scolastico ITS S. Bandini Siena | Dal 1° settembre 2012 in pensione | Da allora si occupa di ambiente e sentieristica a Monticiano e ... continua a scrivere
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17 risposte a la vita e la morte – ripensando a Co-rrado e al Co-vid

  1. Salvatore Sutera scrive:

    Vi inoltro la mail che mi ha inviato oggi Salvatore. Come leggerete lui pensa che sia possibile e necessario scrivere qualcosa della nostra storia, una cosa a cui in verità in questi giorni avevo pensato anche io ma in in una forma limitata alla nostra storia di movimento e non centrata, se non per lo stretto necessario, su.AO
    Peraltro sulla storia di AO è in corso la redazione del libro promosso dalla Giovanna e per cui andremmo pure a sovrapporci con questo.
    Io mi limiterei al fatto che ciascuna scriva qualcosa sul perché si è coinvolto in quella storia e su cosa gli è rimasto di questa. Ovviamente questo vuol dire anche poter toccare aspetti indicati da Salvatore nel suo scritto e recuperare il recuperare del materiale già disponibile. Sarebbe bene se potessimo disporre dell’elaborato per l’autunno ma se non sarà possibile aspetteremo.
    Ovviamente ciascuno scriverà liberamente dal suo punto di vista (io non sono affatto quello che da solo fa o può fare tutto) e poi vediamo quel che succede.
    Ultima cosa, scriviamo soprattutto per noi, non vogliamo fare la STORIA e non vogliamo spendere qualche migliaio di euro!!
    Lupo

    Caro Vittorio innanzitutto grazie per avermi tenuto informato sulla salute di Corrado. Scusami se l'altro giorno ti ho chiamato per chiederti di riprendere in mano l'idea di scrivere sul Nostro 68 e con la scusa ricordare le persone che non ci sono più: Calzamiglia,Pepè, Raul. Corrado, Ezio ( Tabacco) , altri.
    Il mio tono comandino era dovuto sicuramente alla email tua e alla precedente telefonata di Flavio sulla scomparsa di Corrado. Che fare per cercare di ricordarlo.? Ho sentito anche Amelia che mi ha invitato intanto a leggere quanto già pubblicato via Internet. Tanti ricordi. Bello ( conviene scaricarseli e tenerseli come documentazione )
    La mia idea era semplicemente quella di recuperare un po di quanto abbiamo discusso ( circa un anno fa ) che si potrebbe concretizzarsi in una pubblicazione  che mi permetto di proporti.
    Innanzitutto ti ribadisco la mia convinzione che a fare questo lavoro adesso resti solo tu….per vari motivi, innanzitutto   di avere una visione degli avvenimenti che dovremmo raccontare la più ampia possibile.
    Noi ci siamo a darti una mano. Insieme vediamo come. Se anche la moglie ed il figlio di Corrado ci danno una mano vedrai che il lavoro si semplifica ulteriormente.
    Vorrei partire dal titolo: Il nostro 68. Un sogno ormai tramontato ( uso le tue parole ) Milano, Città Studi 1966-197?
    Il titolo semplifica la restituzione storica di quello che fu un periodo su cui tanti hanno scritto e parlato.
    Lo facciamo anche noi come gruppo di persone che hanno da dire e da proporre una valutazione di quel periodo. (quello che tu definisci segreteria, ovviamente aperta ad altri partecipanti )
    Oltre al lavoro della segreteria si può chiedere a tutti quelli che sono in indirizzo di mandare una loro paginetta che possa arricchire  quello già scritto dalla segreteria.
    Penso che anche quanto pubblicato sul sito di Cereda possa essere in parte utile ( penso che lui sia d'accordo).
    Usare quel poco di archivio storico che abbiamo: I ritagli di giornale originali e già scannerizzati ( da Corrado ) ci possono essere d'aiuto nel descrivere i fatti salienti che sono allora successi. Quanto meno dare un'idea dei momenti che molti ricordano.
    Con una comunicazione a quanti in indirizzo si possono chiedere eventuali materiali che possono essere utili ai fini di questa pubblicazione.
    Ricordo che lo stesso Corrado aveva ben documentato con foto le due manifestazioni che abbiamo fatto in questi anni a Fisica per ricordare il 68. C'è anche un registrato vocale degli interventi?

    La consistenza del volume . più o meno 150 pagine. A colori
    Quante copie stamparne? Circa 500

    Il costo : qualche migliaio di euro. Può essere venduto tra i 15 ed i 20 euro cadauno
    Stampa e Distribuzione: lascio a chi conosce meglio di me questo settore. Male che vada si può fare "brevi manu"  o con qualche altra rimpatriata
    tempistica: uscita volume settembre/ottobre 2020

     I contenuti
    La cosa migliore , mio avviso, è raccontare i fatti successi a Città Studi a partire dalle prime fasi organizzative del Movimento, citando anche le persone che più di altre agivano ed erano conosciuti per questo. Citando anche le rivendicazioni degli studenti e le loro prese di posizione contro ciò che succedeva nel mondo.
    La crescita del movimento e la partecipazione di alcuni docenti
    Il rapporto con AO e più in generale le esperienze di occupazione in alcune fabbriche o realtà sociali ( lotta per la casa )
    Insomma di argomenti c'è ne sono e tutti concreti, li abbiamo fatti non solo teorizzati.
    Il giudizio su tutta questa esperienza è il sottotitolo del volume che è ovviamente ambiguo e non condivisibile  ma inevitabilmente realistico, almeno per molti di noi
    I temi di impegno sono un altro degli argomenti che ci  aiuta a introdurre anche le persone che oggi non ci sono più.
    La scuola ad esempio è stato sicuramente un terreno che ha visto impegnati ( e positivamente) tanti nostri amici.
    Lo stesso si può dire per l'impegno nel sociale ( ad esempio nelle istituzioni ). Sull'impegno politico, il rapporto con AO credo che meglio di te e Basilio non potreste trattare questo argomento.
    Un argomento che anche nelle discussioni precedenti rimaneva scoperto era legato al ruolo delle donne in quegli anni  . Ne avevamo parlato una sera a casa mia ma il tutto si può riprendere e concludere sapendo che è un argomento difficile. ( parliamone )
    Cosa posso fare io? in questo momento è una bella domanda visto che tra l'altro ho il mio computer in un negozio della Mach a Firenze in riparazione con tutto l'archivio : per intenderci foto e articoli sul 68 che Corrado mi aveva mandato e che vengono dall'archivio di Flavio. Non mi ricordo se te le avevo girate.  Lavoro comunque con quello di mia moglie e un pò di cose si possono comunque fare. Il tutto in attesa di sapere se, come e quando si potrà rientrare a Milano.

    Comunque se l'idea di confezionare questo volume è valida una mano la darò anche e soprattutto in ricordo di Corrado e degli altri amici che non ci sono più.
    Un saluto a tutti
    Salvatore
     

    • Claudio Cereda scrive:

      Approfitto per segnalare a tutti gli interessati che, in occasione dell’incontro per 50°, ho provveduto a creare una pagina Facebook su cui è possibile reperire sia materiale iconografico, sia i documenti attualmente reperibili.
      In occasione dell’incontro di Dalco (promosso da Corrado nella primavera del 2009) discutemmmo della ipotesi di una agile pubblicazione fatta di ricordi. Purtroppo il materiale prodotto fu scarso (5 o 6 articoli) e anche quello lo trovate sulla pagina all’indirizzo https://www.facebook.com/msscienzemilano/

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