chi di voi è senza peccato … – di Roberto Ceriani

Oggi tutti i giornali riportano la notizia: "Insegnante di Pontedera dà un pugno a uno studente che lo derideva". Qualche giornale completa l'articolo con notizie di segno opposto: "Studente schiaffeggia un professore a Bari", "Studente di Rovigo spara da una pistola pallini ad aria compressa contro la professoressa"…Eh, sì! La scuola è anche questo. Non siamo ai livelli delle belle stragi scolastiche americane (L'America è sempre più avanti di noi!), ma la violenza nelle nostre scuole esiste. Sono frequenti le violenze di studenti contro insegnanti, ma qualche volta accadono violenze di segno opposto.

a'marcord

Facevo il Preside in una scuola "difficile" (strano aggettivo che si usa per descrivere l'italico Bronx scolastico nostrano). Un giorno mi piombò in Presidenza un professore che conoscevo abbastava bene e che stimavo molto. Piangeva.

Ho cercato di calmarlo e a fatica mi ha raccontato "…quel ragazzino mi aveva fatto esasperare… avevo cercato in tutti i modi di gestire la situazione, ma non ce l'ho fatta più… non so cosa mi ha preso, ma a un certo punto l'ho preso per la camicia e l'ho spinto contro il muro… ha sbattuto forte la schiena, ma credo che non abbia battuto anche la testa…".

Per dirmelo, fra un singhiozzo e l'altro, avrà impiegato almeno cinque minuti! Era disperato. Parlava della denuncia dei genitori e parlava ancora di più della sua incapacità di controllarsi. Non sapevo cosa dirgli, ma alla fine gli ho risposto: "Guardi, lei sa bene quanta stima ripongo in lei. Oggi lei ha sbagliato e, se i genitori la denunceranno, io non potrò fare nulla per difenderla, anzi dovrò prendere i provvedimenti del caso. Però sappia che io la capisco e spero che i genitori non facciano nulla. Se sarà così sappia che anch'io non farò nulla. In ogni caso le chiedo di dire che questo nostro colloquio non c'è mai stato…" (per i curiosi: poi non accadde nulla).

Lo so; ho sbagliato anch'io! Ero a conoscenza di un grave comportamento di un mio sottoposto e l'ho coperto. Chiamatela pure omertà, ma quel giorno veniva da piangere anche a me. Come si fa a distruggere la vita di una persona per un momento di controllo perso? Era la prima volta che vedevo un professare piangere. Mi ero quasi "abituato" a vedere piangere le professoresse, ma quel giorno ho scoperto che anche i professori piangono. Piangono perché hanno sulle spalle una responsabilità più grande di loro. Piangono perché in qualche modo trattano gli studenti come degli pseudo-figli e con i figli tutti noi sbagliamo. Piangono perché non se ne fregano abbastanza, come invece fanno quei colleghi che non piangono mai…

In quella stessa scuola una volta, dopo l'intervallo, una classe aveva lasciato l'aula in condizioni indecenti: cartacce dovunque, lattine di aranciata, scatole di pizza, bicchieri di plastica… Avevo detto al bidello di non toccare nulla e avevo informato le famiglie con una circolare, fotocopiata per ogni studente, in cui scrivevo: "…è successo questo e quello… Domani mattina gli studenti saranno tenuti a pulire l'aula dalle ore… La scuola fornirà le attrezzature per la pulizia… si prega di segnalare eventuali allergie…".

Il mattino successivo alle 8.00 ho trovato in Presidenza 3 (tre!) padri di studenti che mi hanno minacciato per quanto avevo scritto. Il più "accomodante" di loro mi disse "Mio figlio non è iscritto qui per usare la scopa. Se ha sbagliato lo prenda pure a sberle, l'autorizzo io, ma non si permetta più di dire che mio figlio deve usare una scopa…". Questo era il livello di ignoranza educativa di quelle famiglie… e poi ci meravigliamo se i figli…

l'altra scuola

Purtroppo queste cose non le possono capire molti insegnanti di alcuni blasonati Licei del centro città. Loro non sanno cosa sono i furti fra studenti, i ricatti, il bullismo di gruppo, i taglieggi di soldi per entrare in bagno, le umiliazioni delle ragazze, le spedizioni punitive interne… Loro pensano che i disabili siano ragazzi in carrozzella che hanno bisogno dell'ascensore… Loro pensano che gli immigrati abbiano bisogno di corsi di grammatica italiana… Loro pensano che i BES siano giovani vivaci… Loro pensano di sapere cos'è LA scuola e non si rendono conto che esistono LE scuole...

Ma non sono soli; anche tanti giornalisti, che provengono da quegli stessi Licei privilegiati, pensano che un caso di violenza in una scuola sia "una notizia". Forse farebbe bene anche a loro un sano bagno di realtà in alcune scuole.  Magari riuscirebbero a completare la "notizia" della violenza scolastica con qualche riflessione un po' al di là della nuda cronaca spettacolare.

Forse così aiuterebbero alcuni genitori ignoranti a capire che i ragazzi possono anche usare la scopa…

 

Info su Roberto Ceriani

Roberto Ceriani, classe 1950, laureato in Fisica, dopo molti anni di insegnamento ha vinto il 1° concorso per Dirigente Scolastico e quindi, dopo aver fatto questo nuovo lavoro per alcuni anni, è andato in pensione per raggiunti limiti di età. Interviene spesso su Facebook su problematiche riguardanti il mondo della scuola. “Autore di libri di Fisica per Licei e di numerosi testi di divulgazione informatica. Formatore di insegnanti in Lombardia e nelle regioni del Sud. Ha lavorato 9 anni all’IRRSAE-IRRE Lombardia dove si è occupato di Progetti Europei di formazione docenti e di analisi statistiche di dati internazionali sugli apprendimenti (Progetto OCSE-PISA). Attualmente, per conto dell’Invalsi, si occupa di valutazione delle scuole italiane e, per conto dell’USR Lombardia, è impegnato nelle attività di valutazione dei Dirigenti Scolastici”
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