A proposito di stranieri al 30%: ogni cosa a suo tempo

Mi sono letto con attenzione il comunicato del ministro Gelmini sul tetto del 30% e condivido riga per riga intenzioni e spirito del provvedimento.

Il mio è un osservatorio particolare: un ITIS (dunque una scuola superiore) con più di 100 stranieri su 900.

  • C’è un problema linguistico in alcuni (pochi) casi che andrebbe affrontato (e si fa così) lavorando in collaborazione con i CTP.
  • C’è un problema di Italiano lingua 2 per la scuola, ovvero l’uso della lingua per decodificare i testi e qui occorre un lavoro aggiuntivo dei docenti delle diverse discipline. Ci può venire incontro Internet dove è possibile scovare materiale gratuito in molte delle lingue di provenienza. Questo materiale può servire all’alunno per rendere graduale il processo e per non smarrire il proprio patrimonio linguistico originale e, quando si tratti di lingue della comunicazione mondiale (inglese e spagnolo), può essere usato per far crescere anche gli studenti italianofoni.
  • C’è un problema che riguarda l’Italiano e la capacità di lettura e comunicazione riferibile a molti quattordicenni che dovrebbero avere l’Italiano come lingua 1. Povertà lessicale, povertà di pensiero, comunicazione in lingua SMS, situazione famigliare e di contorno disgregata.
  • C’è un problema che riguarda i corsi serali dove una quota sempre più rilevante di alunni è data da stranieri già in presenza di titoli parziali o semi equipollenti per i quali l’unica possibilità di capirci qualcosa è provare ad inserire lo studente in una classe con possibilità di ricollocazione all’indietro trascorso un periodo di qualche mese. In questi casi agevola il processo la sperimentazione Sirio, con tutto il suo sistema di crediti e debiti didattici che non precludono la promozione e consentono di avere curricula diversificati.

Sono tutti problemi su cui come operatori di scuola dobbiamo giocarci.

Ma visto che siamo all’ 11 gennaio 2010 e che, per effetto dei ritardi del ministro, è probabile che le iscrizioni alle classi prime slittino in avanti di un altro mese, ci piacerebbero comunicati così impostati:

  • il consiglio dei ministri approva il regolamento dell’Istruzione tecnica e dei licei il giorno ______
  • la riforma nel 2010 coinvolgerà le classi _____
  • in presenza di orari diversi per le diverse classi si fa così ______
  • le nuove classi di concorso su cui costruire le cattedre saranno disponibili dal giorno _____
  • gli obiettivi specifici di apprendimento saranno disponibili dal giorno _______
  • i nodi relativi all’organico funzionale necessario a gestire le quote di flessibilità saranno sciolti dal giorno ____

Cara Ministro Gelmini, provaci.

Info su Claudio Cereda

nato a Villasanta (MB)il 8/10/1946 | Monza ITIS Hensemberger luglio 1965 diploma perito elettrotecnico | Milano - Università Studi luglio 1970 laurea in fisica | Sesto San Giovanni ITIS 1971 primo incarico di insegnamento | 1974/1976 Quotidiano dei Lavoratori | Roma - Ordine dei Giornalisti ottobre 1976 esame giornalista professionista | 1977-1987 docente matematica e fisica nei licei | 1982-1992 lavoro nel terziario avanzato (informatica per la P.A.) | 1992-2008 docente di matematica e fisica nei licei (classico e poi scientifico PNI) | Milano - USR 2004-2007 concorso a Dirigente Scolastico | Dal 2008 Dirigente Scolastico ITIS Hensemberger Monza | Dal 2011 Dirigente Scolastico ITS S. Bandini Siena | Dal 1° settembre 2012 in pensione | Da allora si occupa di ambiente e sentieristica a Monticiano e ... continua a scrivere
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