queste regionali

Qualche rapida riflessione per sintetizzare il mio pensiero su questo voto.

La Liguria: sbagliato prendere il 9% di Pastorino e sommarlo al 28% di Paita per dire "se il PD non si fosse diviso …". Il PD è diviso ma, fatto secondo me più grave, ha candidato una giovane che rappresentava a pieno la continuità delle gestioni Burlando.

Penso che il ricambio sia il sale della democrazia e, in questo caso, la vittoria di Toti (che prende oltre il 34%) è un bene per la Liguria perché consentirà di rompere un po' di incrostazioni.

I civatiani hanno avuto un buon risultato che ora sarà difficile spendere, ma questo, per ora è il destino della estrema sinistra; la presenza di un PD riformista e con un consenso di massa lascia poco spazio a sinistra ad iniziative di contestazione politica in senso stretto. Non li ho demonizzati, non ho mai parlato di "voto utile" perché in democrazia tutti i voti sono utili. Gli elettori sono quasi sempre più maturi dei politici e, nel nostro caso, una bella fetta di elettorato di centro sinistra ha invece votato per i 5 stelle che prendono il 25%. Se la Liguria avesse avuto un suo Emiliano, le cose sarebbero andate meglio.

Confermo il giudizio sulla Paita dopo aver sentito le sue valutazioni di commento al risultato; la capisco ma, con tutta la buona volontà non si ripara in una tornata elettorale ad una gestione ventennale che, sul piano della programmazione e della salvaguardia del territorio non è stata esemplare.

Il Veneto: spiace per Alessandra Moretti che si è impegnata a fondo nella campagna elettorale, ma Zaia è l'unico presidente uscente (la sfida era con Rossi in Toscana) ad andare oltre il 50% e ad andarci in un contesto di rottura all'interno della Lega. Se Tosi è come Pastorino (anzi è più radicato e popolare), se il Veneto ha avuto i suoi scandali, come mai Zaia prende quel risultato? Forse è bravo e ha governato bene. Certo c'è l'astro Salvini, ma diamo a Zaia ciò che è di Zaia.

La Campania: vale quanto già detto sulla maturità degli elettori. Si sono confrontati un presidente uscente (Caldoro), piuttosto bravo, pacato e sopra la media di altri del passato. Gli si è contrapposto un grande amministratore che ce l'ha fatta nonostante la sequela di contumelie e denigrazioni cui è stato sottoposto.

A proposito, ieri ho scoperto che Salerno, recentemente, ha esteso la apertura dei nidi nei fine settimana e negli orari serali come si appresta a fare Bologna per sottolineare che gli orari dei lavoratori sono cambiati e i servizi si adeguano.

De Luca è stato esposto al ludibrio da Rosi Bindi per una faccenda del 98. Fu accusato di peculato ed assolto tranne per una parte in cui il tribunale fece scattare la prescrizione. Lui, dichiarandosi totalmente innocente, ha rinunciato alla prescrizione e così risulta in attesa di giudizio (dal 98). Quella che lo ha proposto come impresentabile, nella scorsa tornata lo appoggiava dimostrando dunque che oggi aveva secondi fini. Rosy Bindi Il suo risultato l'ha ottenuto contro il PD in Liguria e in Veneto; brava.

Sulla questione dell'abuso d'ufficio ho già scritto più volte. E' il reato di chi amministra entrando nel merito. De Luca è stato condannato per una questione del tutto formale relativa ad un incarico da 8 mila euro e anche questo i campani lo hanno capito. Non so, adesso che è stato eletto, come la cosa finirà nel paese degli azzeccagarbugli e penso che sarebbe bagliato modificare la legge Severino per garantire gli amministratori locali (mettendoli sullo stesso piano dei parlamentari) in pendenza del caso De Luca. Ora ci pensi la politica riscoprendo alcuni princìpi base del liberalismo; i campani si sono già espressi.

La Toscana: sono contento per come è andata perché Rossi non è Burlando, ma qui, con i nuovi deputati regionali e con la nuova maggioranza PD, bisogna darsi da fare per rompere consuetudini, incrostazioni basate sulla politica dello sviluppo assistito di cui Siena è stato il caso più clamoroso. La Regione deve confermare il suo essere la Regione più bella d'Italia per la qualità della vita ma anche trovare la strada dello sviluppo autonomo. Interessante il risultato della Lega che potrà essere di stimolo alla necessità di guardare alle regioni del nord per quanto attiene allo sviluppo. Spero di non dover auspicare, tra due anni, il risultato della Liguria.

Il risultato in provincia di Siena è stato quasi ovunque tra il 50 e il 60%. I fieri oppositori di sinistra hanno fatto flop ma in compenso la accoppiata Lega Fratelli d'Italia viaggia ovunque tra il 15 e il 20% in un rapporto interno di 6 a 1 a favore della Lega. Insomma la Lega ha fatto il pieno, Forza Italia è al palo e i 5 stelle resistono senza sfondare. A proposito di Siena Stefano Scaramelli giovane sindaco renziano di Chiusi, molto dinamico,dopo una campagna elettorale in cui ha battuto a tappeto il territorio ha preso 15 mila preferenze (secondo risultato della intera Toscana). Poiché la posizione di Scaramelli è di esplicita critica e rottamazione del vecchio sistema-Siena c'è da ben sperare. Il II eletto, Simone Bezzini, presidente uscente della provincia ed esponente di quel sistema, ha preso 7 mila preferenze.

La Puglia: Emiliano è bravo e oggi ha dichiarato che quella che era l'Emilia nera ha vinto 6 a 0, tre volte alle regionali e tre volte a Bari. Mi auguro che da presidente di regione conservi la capacità di essere unitario insieme alla grande autonomia di giudizio che gli consente di essere un grande innovatore (i comunisti di una volta, pragmatici, decisi, tosti e con un grande senso dello stato). Gli ho già sentito proporre, nel rispetto dei ruoli, la assegnazione di deleghe, sulla questione dei rifiuti, ai 5 stelle.

I dibattiti televisivi tendono a marcare un distacco tra Renzi e il partito: Emiliano e De Luca avrebbero vinto nonostante Renzi. Mi paiono commenti un po' superficiali. Il PD ha una sua struttura, dei quadri, è l'unico partito (insieme alla Lega) ancora esistente. Emiliano e De Luca sono personalità forti e sono due innovatori.


Last but not least in questi giorni un po' di civatiani lasceranno il PD. Ci sono anche un po' di miei amici, persone autonome, serie e concrete. Spero che ci ripensino perché per rinnovare bisogna governare.

Info su Claudio Cereda

nato a Villasanta (MB)il 8/10/1946 | Monza ITIS Hensemberger luglio 1965 diploma perito elettrotecnico | Milano - Università Studi luglio 1970 laurea in fisica | Sesto San Giovanni ITIS 1971 primo incarico di insegnamento | 1974/1976 Quotidiano dei Lavoratori | Roma - Ordine dei Giornalisti ottobre 1976 esame giornalista professionista | 1977-1987 docente matematica e fisica nei licei | 1982-1992 lavoro nel terziario avanzato (informatica per la P.A.) | 1992-2008 docente di matematica e fisica nei licei (classico e poi scientifico PNI) | Milano - USR 2004-2007 concorso a Dirigente Scolastico | Dal 2008 Dirigente Scolastico ITIS Hensemberger Monza | Dal 2011 Dirigente Scolastico ITS S. Bandini Siena | Dal 1° settembre 2012 in pensione | Da allora si occupa di ambiente e sentieristica a Monticiano e ... continua a scrivere
Questa voce è stata pubblicata in Enti locali, Istituzioni, Politica interna e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*


− due = 2

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>