a proposito di anti-…

In questi giorni la discussione su anti-(fascismo, totalitarismo, comunismo, imperialismo, sionismo, violenza, …) e quella su filo-(ambientalismo, pacifismo, …) va per la maggiore e diverse forze che lanciano strali o polemiche sono spesso sguarnite su un pezzo dell’anti o del filo.

Parto dalla questione dell’antifascismo per sottolineare un dato di natura storica: l’Italia, a differenza della Germania (dove il nazismo aveva letteralmente stritolato ogni forma di opposizione) ha partecipato direttamente alla propria liberazione dal nazi-fascismo attraverso una esperienza di lotta armata abbastanza significativa sul piano dimensionale, esperienza che si è aggiunta all’azione degli eserciti alleati che risalivano la penisola, in collaborazione e in funzione di stimolo. Continua a leggere

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voto PD e chiedo

Sarò pure un superficiale, ma non mi interessa granché sapere se la Schlein si presenta capolista alle elezioni europee o se il suo nome appare nel simbolo del PD. A me interessa sapere COSA andranno a fare in Europa i candidati del PD che farò eleggere nel Parlamento Europeo.

In particolare mi interessano due cose: la guerra in Ucraina e la politica energetica. Sembrano due problemi lontani fra di loro, ma hanno in comune la parola futuro: il futuro di pace dell’Europa e il futuro di serenità della vita dei nostri figli e nipoti. Continua a leggere

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Le metamorfosi della Resistenza

nuvola 25 aprile

Gli storici degli ultimi decenni, a partire da Claudio Pavone, hanno fornito un quadro interpretativo definitivo del movimento politico-militare della Resistenza – 9 Settembre 1943/25 Aprile 1945. In quel largo fiume di eventi sono confluite tre “guerre” di consistenza diversa:

  • quella di liberazione nazionale dal nazismo e dal suo alleato fascista;
  • quella civile tra Italiani;
  • quella “di classe”, che riprendeva il filo del biennio rosso 1919-21 e che puntava sulla lotta di Resistenza quale prima tappa della rivoluzione proletaria.

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Gli opportunisti d’Europa

 

Dopo anni di trattative il Parlamento Europeo ha approvato a grande maggioranza (con 359 voti favorevoli, 166 contrari e 61 astensioni) le nuove regole sul Patto di Stabilità cioè le regole che l’Europa impone ai paesi membri in ordine alle politiche di bilancio per evitare che il deficit vada fuori controllo e per imporre dei piani di rientro. Le regole erano state congelate nel 2020 per effetto della pandemia e vanno ora rimesse in essere.

Artefice di questo piano è stato il commissario europeo alla economia Paolo Gentiloni, esponente di primo piano del PD, già Presidente del Consiglio, riformista di lunga data. Lo ricordo ai tempi della segreteria Renzi per i suoi interventi alle riunioni di direzione, interventi sempre molto pacati ma contemporaneamente incisivi. Non menava mai il can per l’aia e per questa ragione era molto ascoltato. Continua a leggere

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Basilicata il centro c’è

Oggi quasi tutti i commentatori sottolineano i 14 punti percentuali tra Vito Bardi (centro destra) e Piero Marrese (campo largo).

Basta guardare i voti di Azione 7.5% e di Italia Viva (Orgoglio Lucano) 7 % e i conti tornano: il centro conta e conta parecchio.

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