rammendare le calze

Stavo leggendo "la quinta donna" il sesto dei romanzi di Henning Mankell sull'ispettore Kurt Wallander e mi sono imbattuto in questo dialogo tra Wallander e la figlia Linda.

Non vi pare che ci sia molta verità? O sono diventato un vecchio babbione reazionario?

Rimasero in silenzio per qualche minuto. Poi, improvvisamente, Linda gli aveva chiesto perché fosse così difficile vivere in Svezia.

«A volte ho pensato che è tutta colpa del fatto che abbiamo smesso di rammendare le nostre calze» disse Wallander.

Linda lo guardò meravigliata.

«Parlo seriamente» disse Wallander. «Nella Svezia in cui sono cresciuto, la gente rammendava ancora le calze. Ce lo insegnavano a scuola. Un giorno, d'improvviso, era finita. Le calze bucate si buttavano via. Nessuno rammenda più le calze di lana fatte a mano. Tutta la società si è trasformata. Usa e getta è diventata la regola universale per tutti. C'erano persone che resistevano continuando a rammendare le proprie calze. Ma erano talmente in minoranza che nessuno le prendeva in considerazione. Finché si è trattato solo di calze, il cambiamento in sé non era così marcato. Ma l'usa e getta si è rapidamente diffuso a tutto. Alla fine è diventato una filosofia, una sorta di morale invisibile ma molto presente nella mente della gente. Io credo che abbia cambiato il nostro senso per quello che è giusto e quello che è sbagliato, per quello che si può fare al nostro prossimo e quello che non si può. La vita è diventata molto più dura. Sempre più persone, e i giovani come te in special modo, si sentono inutili e persino sgraditi nel proprio paese. E come reagiscono? Con aggressività e disprezzo. La cosa che mi fa più paura comunque è che credo che siamo arrivati all'inizio di qualcosa che ci sta portando a un ulteriore peggioramento. La generazione che sta crescendo oggi, quelli più giovani di te, reagiranno in modo ancora più violento. E nel loro bagaglio di ricordi i tempi in cui si rammendavano le calze non esistono proprio. I tempi in cui non buttavamo via né calze né esseri umani.»

Wallander si fermò, non riusciva a trovare altro da dire.

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Informazioni su Claudio Cereda

nato a Villasanta (MB)il 8/10/1946 | Monza ITIS Hensemberger luglio 1965 diploma perito elettrotecnico | Milano - Università Studi luglio 1970 laurea in fisica | Sesto San Giovanni ITIS 1971 primo incarico di insegnamento | 1974/1976 Quotidiano dei Lavoratori | Roma - Ordine dei Giornalisti ottobre 1976 esame giornalista professionista | 1977-1987 docente matematica e fisica nei licei | 1982-1992 lavoro nel terziario avanzato (informatica per la P.A.) | 1992-2008 docente di matematica e fisica nei licei (classico e poi scientifico PNI) | Milano - USR 2004-2007 concorso a Dirigente Scolastico | Dal 2008 Dirigente Scolastico ITIS Hensemberger Monza | Dal 2011 Dirigente Scolastico ITS S. Bandini Siena | Dal 1° settembre 2012 in pensione | Da allora si occupa di ambiente e sentieristica a Monticiano e ... continua a scrivere
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