spending e spanding

Questa sera ho sentito al TG di Mentana che il risparmio, nella scuola, consisterà nell'abolire gli appalti delle pulizie nelle scuole e far fare le pulizie ai bidelli.

Geniale!

Sentite questa: a Siena diverse scuole hanno l'appalto per le pulizie e per effetto di ciò hanno una decurtazione dell'ordine del 30% nell'organico dei bidelli. Hanno l'appalto, non hanno scelto di avere l'appalto.

L'appalto è dato ad una ditta di Trento che opera su Siena con un referente locale. Le pulizie vengono fatte da personale straniero (probabilmente non in regola o con contratti volanti) che spesso cambia e che nel pomeriggio ha in mano l'intero edificio (visto che ha le chiavi).

Quando sono arrivato a settembre 2011 il contratto era scaduto da un anno e si procedeva a proroghe tacite tra la ditta e il MIUR. Ho cercato di denunciare per iscritto i malfunzionamenti e il danno per la amministrazione dimostrando che riassegnado il personale che ci spetterebbe la scuola sarebbe più pulita e ci sarebbe anche un risparmio per la amministrazione in termini di costo.

Attenzione, non ho fatto volare gli stracci; ho mandato raccomandate documentate ai vari uffici della amministrazione scolastica in ambito provinciale, regionale e nazionale. Nessuno ha mai risposto.

Questa primavera, abbiamo saputo dalla ditta, non dal MIUR che c'era stato un rinnovo e che erano diminuiti i metri quadri che avrebbero pulito. Ho fatto una rimappatura dei dati contrattuali e ho scoperto che gli spazi teoricamente da pulire o non esistevano o non venivano puliti. Abbiamo concordato che non ci sarebbero state riduzioni perché ho defalcato dal conto ciò che non esisteva o non veniva pulito.

Intanto attendo ancora da MIUR e USR una politica che preveda, quando si fa un contratto per una istituzione scolastica, che la istituzione venga coinvolta (per lo meno nella definizione di elementi specifici del capitolato).

Se la verità delle cose sta nel dettaglio, allora non mi resta da concludere, che non mi fido e non mi aspetto nulla di significativo.

Dice che ridurranno i dirigenti. Ottima cosa; ma i tagli andranno fatti negli Enti Locali dove ce ne è uno ogni 10 dipendenti e dove lo stipendio lordo è vicino ai 100'000 euro l'anno. Nella scuola la media è di un dirigente ogni 60 dipendenti e con i provvedimenti più recenti si sta marciando verso i 100. Lo stipendio è la metà e mancano figure intermedie di sistema. E' più facile avere docenti in più che un semiesonero per i collaboratori del DS e nessuno ragiona sulla istituzione scolastica come su una organizzazione.

Chissa se il governo dei tecnici sarà all'altezza o si muoverà ancora nella logica dei tagli lineari? Chissa cosa accadrà quando l'applicazione dei provvedimenti sarà affidata agli alti burocrati dei ministeri? Mi scappa da ridere.

 

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Informazioni su Claudio Cereda

nato a Villasanta (MB)il 8/10/1946 | Monza ITIS Hensemberger luglio 1965 diploma perito elettrotecnico | Milano - Università Studi luglio 1970 laurea in fisica | Sesto San Giovanni ITIS 1971 primo incarico di insegnamento | 1974/1976 Quotidiano dei Lavoratori | Roma - Ordine dei Giornalisti ottobre 1976 esame giornalista professionista | 1977-1987 docente matematica e fisica nei licei | 1982-1992 lavoro nel terziario avanzato (informatica per la P.A.) | 1992-2008 docente di matematica e fisica nei licei (classico e poi scientifico PNI) | Milano - USR 2004-2007 concorso a Dirigente Scolastico | Dal 2008 Dirigente Scolastico ITIS Hensemberger Monza | Dal 2011 Dirigente Scolastico ITS S. Bandini Siena | Dal 1° settembre 2012 in pensione | Da allora si occupa di ambiente e sentieristica a Monticiano e ... continua a scrivere
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Una risposta a spending e spanding

  1. maurizio napoli scrive:

    La presente per denunciare quanto sta accadendo a circa 12.000 lavoratori in servizio nelle scuole del centro-sud con mansioni di pulizia (5.000 solo in Campania), che a più di 15 anni dall’ingresso in questi enti, durante i quali sono stati soltanto oggetto di sfruttamento, vittime di squallidi compromessi politici, privati dei più elementari diritti, stanno vivendo attualmente il momento più critico, perché si sta togliendo loro anche quel poco di cui sopravvivere.

    Gli ex LSU, che nel corso del primo quinquennio di permanenza nella Scuola (1995-2001 in qualità di LSU), hanno svolto mansioni di vario genere, tutte assimilabili a quelle di collaboratore scolastico, denunciano quelle Istituzioni che hanno ignorato o peggio ancora violato specifiche leggi, che erano state varate a tutela dei lavoratori socialmente utili.
    L’anno 2001 ha segnato una tappa negativa, che ancora oggi è motivo di un forte rammarico per questi lavoratori, obbligati (pena l’estromissione dal progetto) a transitare dai Provveditorati Scolastici (attuali USP), alle aziende private, a seguito di un accordo truffa, detto “Convenzione Quadro” siglato pochi mesi prima dai sopracitati Ministeri, dai quattro grandi Consorzi di cooperative (Ciclat – Manital – Miles – Cns) e dalle OO.SS. Cgil-Cisl-Uil. Accordo voluto e concluso, secondo noi, per favorire e legittimare una serie di concussioni, che avrebbero poi caratterizzato negli anni successivi i rapporti tra politici-imprese-sindacati.

    A tal proposito abbiamo stilato un opuscolo/dossier di denuncia “LIBRO BIANCO” in cui si dimostra, nero su bianco, tutti gli sprechi di denaro pubblico perpetrati nella Scuola dal 2001 a oggi grazie alla scelta dell’esternalizzazione del servizio di pulizia. Lo facciamo con tanto di tabelle comparative e cifre che si potevano (e si possono) risparmiare con l’assunzione diretta degli ex LSU, da parte del Ministero dell’Istruzione (parliamo di un risparmio annuo di oltre 60 milioni di euro). Ma a quanto pare gli interessi di pochi furbi, hanno la meglio su quelli di un’intera nazione, se si persevera con gli sprechi. Uno Stato giusto e sensato non permetterebbe mai che un suo Dicastero commettesse “errori” simili.
    Gli ex LSU nel 2012 vedranno ancora ridursi il loro già misero reddito annuo (giudicato già prima, al di sotto della soglia di povertà) di circa 1.800 euro a testa, per effetto della cassa integrazione in deroga.
    E da come si evince a pagina 32 del documento di “Revisione della spesa pubblica” (versione del 08 maggio 2012) – Grafico 4 “Gli alunni con disabilità e il personale di sostegno 2002/03-2011/12” al punto 7. “Un programma di riduzione dei costi di gestione delle scuole”, le cose per gli ex LSU nel 2013, non andranno certo meglio. Lo Stato, infatti, preso finalmente atto dell’effettivo spreco perpetrato dal 2001 ad oggi, sta pensando bene, affidando la gestione della gara d’appalto alla CONSIP, di ridurre i costi per il servizio di pulizia del 50%. Questo significa che pur di rimanere in piedi il sistema d’appalto, ”La Casta”, i lavoratori subiranno licenziamenti e un’ ulteriore riduzione del salario che attualmente è di appena 730 euro mensili.

    Noi siamo consapevoli che per poter finalmente risolvere positivamente questa problematica è necessario un provvedimento legislativo, pertanto confidiamo nell’aiuto prezioso di qualche Politico per presentare un DISEGNO DI LEGGE in Parlamento sulla scorta di quanto evidenziato chiaramente nel “LIBRO BIANCO”. Inoltre, a supporto di tutta la vertenza, riteniamo sicuramente proficuo portarla finalmente a conoscenza dell’opinione pubblica mediante denuncia ai mass-media e blog …..e anche in questo confidiamo nell’aiuto di qualche buon samaritano.

    Per quanto sopra vogliamo che ci sia la piena consapevolezza che tutto ciò si ritorcerà non solo contro i lavoratori, ma anche contro i Sindaci che saranno chiamati a sostenere poi questi lavoratori con sussidi per bassi redditi e contro i Dirigenti scolastici che dovranno sopperire alle carenze dei servizi di pulizia nelle scuole.

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