nel 2011 ci sono ancora gli untori

O meglio ci sono ancora quelli che credono all'esistenza della peste che si diffonde nell'aere con i suoi miasmi venefici.

Cosa penso della media della categoria dei giornalisti l'ho già accennato ieri sera in contro la tecnica e contro l'umanesimo.

La gente ha voglia di capire e invece in TV si sentono le poesie. Questa considerazione mi è venuta in mente ascoltando il commento audio a un servizio del TG3 sul maremoto (iperboli, superlativi, spreco di aggettivi emozionali, …).

Che la gente abbia voglia di capire l'ho visto anche nel mio piccolo. Oggi non ho pubblicato nulla, ma la lettura del pezzo di ieri in cui davo qualche dato sulle energie in gioco ha portato le connessioni odierne a 400 contro una media tra 80 e 100.

Allora insisto e vi rimando al testo di una conferenza in cui spiegavo meccanismo, natura, cronaca e danni dell'incidente di Chernobyl. La trovate qui e vi suggerisco di leggere anche le note alle slide o di controllare la pagina delle conferenze, magari trovate qualche altro tema scientifico che vi piaccia.

La prima notizia di oggi è che i morti saranno più di diecimila. Mi ero tenuto prudenzialmente sulla cifra di diverse migliaia e non ho sbagliato di molto quando altri dicevano 700 o 1000. Era evidente con quello che si era visto e continuo a pensare che il sistema giapponese abbia retto molto bene. Quelle che chiamiamo scosse di assestamento si collocano tra il terremoto dell'Aquila e quello di Messina e il paese, nonostante tutto, sta cercando di reagire e organizzarsi mentre molti edifici stanno in piedi perché sono stati progettati per resistere. MI ha impressionato nei filmati di ieri la gente che scemdeva ordinatamente nelle strade o gli impiegati che negli uffici cercavano di impedire la caduta dei monitor dalle scrivanie.

La seconda notizia riguarda la centrale di Fukushima dove oggi c'è stata una esplosione controllata con fuoriuscita locale di elementi radioattivi. L'incidente è stato classificato di tipo 4 (cioè ad impatto locale) e ci sarebbero stati casi di lieve contaminazione. In via precauzionale sembra che si farà la profilassi con lo Iodio per porre la popolazione in condizione di iperaccumulo il che dovrebbe evitare la metabolizzazione del corrispondente isotopo radioattivo ( ad alta attività e che decade in tempi brevi).

La scala degli incidenti va da 1 a 7 e questa volta è di tipo qualitativo cioè non hanno senso confronti del tipo 4 è a metà strada tra 3 e 5. Chi voglia saperne di più si può collegare alla pagina di Wikipedia sulla scala INES. Comunque il 5 sta per incidente con conseguenze significative, il 6 per incidente grave e il 7 per incidente catastrofico. Su Wikipedia potete trovare anche, classificati, tutti gli incidenti degli ultimi anni.

Rispetto alla catastrofe del terremoto non mi pare che ci siano questioni che non si possano controllare se non la paura del male che non si vede. Stasera parlando del ritrovamento di materiale radioattivo che potrebbe aver determinato in un giorno la esposizione che di solito abbiamo in un anno una giornalista ha detto ma ormai la contaminazione c'è stata. Evidentemente pensa alla radioattività come alla peste e questa è la cosa che non va e che inquina qualunque discussione sul tema dell'energia nucleare.

Conta di più una piccola contaminazione locale e controllabile o la distruzione di infrastrutture, fabbriche, centrali con oltre 10 mila morti? Quante contaminazioni di tipo chimico avremo avuto in questi giorni di livello ben superiore a quello di Fukushima? Cosa accadrà sul piano biologico se non si prendono adeguate misure sanitarie? Queste cose a me fanno molta più paura delle radiazioni e, lo ripeto, mi pare che i giapponesi si stiano muovendo molto bene.

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Informazioni su Claudio Cereda

nato a Villasanta (MB)il 8/10/1946 | Monza ITIS Hensemberger luglio 1965 diploma perito elettrotecnico | Milano - Università Studi luglio 1970 laurea in fisica | Sesto San Giovanni ITIS 1971 primo incarico di insegnamento | 1974/1976 Quotidiano dei Lavoratori | Roma - Ordine dei Giornalisti ottobre 1976 esame giornalista professionista | 1977-1987 docente matematica e fisica nei licei | 1982-1992 lavoro nel terziario avanzato (informatica per la P.A.) | 1992-2008 docente di matematica e fisica nei licei (classico e poi scientifico PNI) | Milano - USR 2004-2007 concorso a Dirigente Scolastico | Dal 2008 Dirigente Scolastico ITIS Hensemberger Monza | Dal 2011 Dirigente Scolastico ITS S. Bandini Siena | Dal 1° settembre 2012 in pensione | Da allora si occupa di ambiente e sentieristica a Monticiano e ... continua a scrivere
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2 risposte a nel 2011 ci sono ancora gli untori

  1. francesco scrive:

    e aspettare prima di sparare no eh….

    • admin scrive:

      aspettare cosa? Io non penso che la tecnologia, qualsiasi tecnologia abbia i suoi problemi e le sue specificità e quelle del nucleare le conosco abbastanza bene (diciamo da utente interessato). Mi piacerebbe che ci fosse, nei confronti delle altre tecnologie, almeno il 10% dell’interesse, che si spende, senza documentarsi, nei confronti del nucleare. Non riesco a capire perché se accadono cose come Bophal o il Vajont (che di morti ne hanno fatti molti di più di Chernobyl) la notizia ha valenza locale, mentre la centrale giapponese con quel che è accaduto in Giappone (per problemi di tettonica) diventa il problema principale.
      Segnalo perchè mi pare molto interessante questo articolo di un docente universitario italiano che vive e lavora in Giappone: http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_12/gerevini_calma_disumana_41b45fbe-4c7c-11e0-8264-fe1c829faf1a.shtml

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