quote rosa e quote azzurre

Non mi piacciono nè le quote rose, nè la par condicio, nè il silenzio prima del voto, nè i rimborsi elettorali

Sotto questo aspetto mi considero un liberal allo stato puro.

Per questo mi scappa da ridere a sentire dell'ultima proposta di provenienza PDL: poiché quella originaria che prevedeva la lottizzazione delle notizie non è passata ed è stata recepita come una bestialità da tutti, ecco l'arma di ricambio: facciamo ruotare i conduttori nei talk show. Una volta uno di sinistra, poi uno di centro, poi uno di destra, così avremo la garanzia del pluralismo e del rispetto della informazione.

Potremmo anche far ruotare i direttori dei TG e persino i giornalisti: stasera la politica la fanno quelli della redazione sportiva, invece quelli parlamentari li mandiamo ad indagare sul sesso (che in fondo è lì vicino) e così via.

Il senatore Butti, con quella sua bella faccia da D'Artagnan dell'oratorio fa tenerezza. Invece di pensare l'improponibile dovrebbe chiedersi come mai ogni volta che in RAI e sulle reti Mediaset si è inventata una trasmissione giornalistica di destra la cosa non ha funzionato. Ricordo, non tanto tempo fa quella di Filippo Facci, giornalista bravo e stimolante, ma non ha bucato.

Oggi tutti se la prendono con Santoro, con Floris e con Fazio, ma anche con Gabanelli, e non si chiedono quali siano le ragioni del successo. A mio parere sono due:

  • quelli citati sono più bravi nel pensare un format e poi riempirlo di contenuti; questa non è una qualità di quelli di sinistra; Montanelli che era di destra secca ai tempi in cui fondò il Giornale dimodtrò quanto era bravo nel rompere un establishment politico giornalistico avverso e seppe crescere una nuova generazione di giornalisti della carta stampata
  • se facciamo 100 il pubblico di centro destra e 100 il pubblico di centro sinistra scopriamo che l'80% del primo (senza offese) preferisce l'isola dei famosi mentre per il secondo siamo solo sul 50%

Non ho detto che i giornalisti citati siano imparziali (categoria che ritengo poco significativa), anzi Santoro è fazioso e Floris è subdolo ; ho detto che sono bravi e che pescano in un mercato che ama il loro prodotto. L'idea di mettere Ferrara dopo il TG1 mi è piaciuta molto e auspico che sia intelligentemente fazioso come sa fare; peccato che prima di lui ci sia Minzolini e dunque che il pubblico perso dal TG1 sarà difficilmente recuperabile.

Un ultimo auspicio, tranne nel caso di Gad Lerner, si fanno solo dibattiti con rissa: non va bene. Si fanno dibattiti in cui se uno inizia a fare un discorso serio e complicato, il conduttore lo interrompe. Destra o sinistra: non va bene.

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Informazioni su Claudio Cereda

nato a Villasanta (MB)il 8/10/1946 | Monza ITIS Hensemberger luglio 1965 diploma perito elettrotecnico | Milano - Università Studi luglio 1970 laurea in fisica | Sesto San Giovanni ITIS 1971 primo incarico di insegnamento | 1974/1976 Quotidiano dei Lavoratori | Roma - Ordine dei Giornalisti ottobre 1976 esame giornalista professionista | 1977-1987 docente matematica e fisica nei licei | 1982-1992 lavoro nel terziario avanzato (informatica per la P.A.) | 1992-2008 docente di matematica e fisica nei licei (classico e poi scientifico PNI) | Milano - USR 2004-2007 concorso a Dirigente Scolastico | Dal 2008 Dirigente Scolastico ITIS Hensemberger Monza | Dal 2011 Dirigente Scolastico ITS S. Bandini Siena | Dal 1° settembre 2012 in pensione | Da allora si occupa di ambiente e sentieristica a Monticiano e ... continua a scrivere
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Una risposta a quote rosa e quote azzurre

  1. admin scrive:

    Leggo sul sito del Giornale l’esito del sondaggio proposto tra i lettori sulla opportunità o meno di far ruotare i conduttori.
    60% contrari e 40% favorevoli

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