Oggi, dopo 14 anni manifestazione dei dipendenti del Monte dei Paschi preoccupati per l'ipotesi di esubero per 1'500 dipendenti avanzata dal nuovo direttore generale Viola appena nominato dalla Fondazione che controlla la banca e che è a sua volta controllata da comune e provincia.
Nella foto la conclusione della manifestazione in piazza Salimbeni con il nostro Sallusti Bandini pensieroso e perplesso, come sempre.
Ieri leggendo sui giornali della partecipazione di Sindaco e presidente della Provincia mi sono chiesto se era il caso, ma tant'è.
Checcuzzi e Bezzini ci sono andati e sono stati regolarmente fischiati al punto di dover abbandonare il corteo. In effetti non si possono tenere i piedi in due scarpe e la crisi del Monte determinerà sacrifici che gli enti locali dovranno gestire: 1) perdita del controllo sulla banca 2) inevitabile ristrutturazione 3) ridimensionamento della vita di questa città che, in mancanza delle entrate del Monte, dovrà rivedere qualche abitudine connessa al vivere al di sopra del proprio PIL.
I lavoratori davano la colpa al management (ovviamente) come se il problema delle banche non fosse un po' più grande e come se non esistesse in questo ambito un problema Siena.
Il TG regionale è stato patetico, ha dato ragione a tutti e mi ha ricordato Karzai (ecco teleKabul) che l'altro giorno invitava gli americani ad andarsene senza chiedersi quanti giorni reggerebbe il suo governo.
Stasera Checcuzzi imperturbabile (ma incazzati se serve) spiegava che bisogna risolvere i problemi ma non diceva nulla sulle cause della crisi e sulla modalità scelta per uscirne. Domanda agli amministratori e al PD: non sarebbe stato meglio stare a casa piuttosto che abbandonare la manifestazione dopo aver fatto la parte del "ma io c'ero"?
