meno morti – sì ma ..

26-Aprile. Meno morti, 264, la cifra più bassa dal 14 Marzo: si può prendere come elemento indicativo dello stadio attuale. Oppure si può prendere il numero di nuovi contagiati in provincia di Milano: 463, il secondo numero più alto delle due ultime settimane. Oppure la caduta precipitosa dei contagi a Brescia: 24, meno del 30% della media della settimana. Oppure l’aumento dei contagi nazionali (+256) dopo 6 giorni di costante diminuzione. Oppure meno tamponi e più contagi. Insomma se proprio si vuole definire la giornata odierna si può dire ….. boh?

Si, si, non guardiamo i dati giornalieri, guardiamo i trend e rassicuriamoci. Una sola inversione degli attualmente malati non significa nulla. Domani riprenderà la discesa e speriamo che non risalgano i decessi. Conte apre la fase 2 e si scatena l’inferno: tutti delusi.

Peccato soprattutto per la reazione isterica dei vescovi. Parlano di attentato alla libertà religiosa, attendiamo che ripristinino il diluvio universale e condannino alle fiamme eterne l’evoluzione della specie. Intendiamoci, non è che non sia comprensibile la sofferenza di chi trova grande sollievo nella preghiera condivisa nello stesso ambiente, è che io sono un po’ sospettoso e mi viene il dubbio anzi la certezza che si sia messa la palla della schiacciata sulle mani di Salvini, che siamo sicuri, soffre moltissimo per avere preclusa la via della chiesa.

Vorrei che qualcuno confermasse la sua presenza in qualche chiesa prima dell’epidemia. Ma forse è solo malfidenza. Resta il dubbio che si potesse sollevare una protesta meno pacchiana, chiedere un incontro col premier, piuttosto dei toni da vittime perseguitate.

Anch’io sono deluso, non perché non potrò andare a trovare Lupo con la mascherina, ma perché avrei gradito una premessa di questo tipo, da parte di Conte: “Cari cittadini, si apre una nuova fase di apertura graduale di industrie, esercizi commerciali ecc. Però prima di iniziare vi comunico che, anche se la sanità è di pertinenza delle regioni, il governo sta seguendo da vicino il rafforzamento della rete territoriale sanitaria che potrà evitare tutte le sciagure seguite all’indebolimento della rete nell’ultimo ventennio. Siamo sicuri così di essere pronti ad assistere a casa chiunque manifesti i sintomi di Covid, di eseguire tamponi e di procedere all’immediato ricovero o assistenza (sulla base della gravità) dei positivi. Inoltre stiamo seguendo da vicino il programma di formazione del personale che opera all’interno delle RSA e del personale ospedaliero non addetto ai reparti infettivi. In questo modo potremo assistere in sicurezza ed evitare i massacri avvenuti nella fase 1 e saremo pronti ad intervenire con apposite squadre di “tamponatori” e ad isolare i focolai ed individuare tutti gli asintomatici contagiati. Stiamo inoltre rafforzando la rete di laboratori per poter effettuare sempre più tamponi.

Eh già signor Primo Ministro, mi sarei sentito molto più felice per queste affermazioni che per i “runner” che potranno finalmente correre senza essere placcati da droni, elicotteri e poliziotti (runner per forza). Buona notte, anche a Conte.

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Informazioni su Bruno Petrucci

Geologo professionista, nato a Salerno 1946 e laureato a Milano nel 1975. Attività di pianificazione sismica, tramite studi di micro-zonazione nel post-terremoto dell’Irpinia (1980) e successivamente tra il 1986 ed il 2009 nel territorio Lombardo ove ha operato parallelamente nell’ambito della pianificazione territoriale alla luce del rischio idrogeologico. Nello stesso periodo si è occupato di studi di fattibilità grandi opere (strade e dighe) e ricerche idriche in Italia, Asia, Sud America ed Africa. Attualmente impegnato in indagini idrogeologiche e ricerche di acque sotterranee in paesi in via di sviluppo, particolarmente in Somalia, Kenya, Tanzania e Libano. Attività di insegnamento nell’ambito del Master “Le risorse Idriche nei Paesi in Via di Sviluppo” presso l’Università di Milano Bicocca dal 2004 ad oggi. Iscritto all’Ordine Nazionale dei Geologi dal 1984.
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