assemblea pubblica finale – ne è valsa la pena

Ne è valsa la pena. Sono rimasto incerto sino alla fine se farmi un'altra serata fuori per assistere ad una assemblea elettorale; sarebbe stata la quinta e i miei ritmi di vita contadini fanno sì che io sia bello pimpante la mattina presto e un po' sonnolento man mano che passano le ore dopo il tramonto.

Dunque assemblea finale di Monticiano – il Rinnovamento Continua: Alessio Serragli, i 10 candidati e, come si vede dalla foto, un po' di persone della vecchia lista che continueranno a dare una mano.

Il canddato sindaco Alessio Serragli ha fatto da mattatore dimostrando di avere una visione a 360° sui problemi del nostro comune, sui progetti in essere, che saranno completati nel prossimo anno e sulle cose nuove e strategiche.

Invece di recitare la litania del bisogna cercare i soldi fuori si è presentato con un elenco dettagliato da cui risulta che nei quattro anni della passata amministrazione mediamente sono stati portati a casa contributi per circa 350 mila euro l'anno nei settori più diversi dalle opere pubbliche al sociale e altri sono in essere per il futuro con la attenzione che si presterà ad entrare in tutte le possibilità aperte dai piani governativi post-covid.

E' stata chiarita la questione del mancato ottenimento del contributo sugli impianti sportivi dovuto ad un vizio formale e minimo sulla cifra da autofinanziare e si è affermato che si reitererà la richiesta nel prossimo ed imminente bando. L'opera principale prevista è la copertura della piscina e la contemporanea realizzazione di una vasca adiacente e più piccola per l'acquagym. Serragli ha affermato che è intenzione della sua eventuale amministrazione realizzare comunque questo progetto anche con risorse proprie.

Altra patata bollente oggetto di polemiche: il progetto di sistemazione della strada e del contorno di via delle Mura. Come è noto era giunto, dopo mesi di tira e molla ricchi di incontri e chiarimenti, il diniego da parte della Soprantendenza ai monumenti. In corso d'opera il costo del progetto è quasi raddoppiato perché dai rilievi geologici è emerso che il terreno sottostante è instabile e sarà dunque necessario realizzare opere di consolidamento del sedime. A questa brutta notizia per le casse comunali ne è seguita una positiva: la Sopraintendenza ha accettato le controdeduzioni del Comune e dunque l'esame continua in vista di una sua approvazione.

Serragli ha poi spiegato il progetto metanizzazione di cui ho già trattato in i democratici del min-cul-pop con la cultura di PolPot e ha più volte sottolineato che, si parli di servizi, di opere pubbliche o di rifacimenti, la leva su cui egli scommette e di cui si è occupato negli ultimi due anni è il processo virtuoso che si innescherà, con i nuovi strumenti urbanistici, consntendo di attirare investimenti produttivi in grado di creare lavoro e contemporaneamente portare danaro fresco nelle casse del comune (ex oneri di urbanizzazione).

Sono state date alcune rassicurazioni con riferimento a Petriolo, anche se, secondo me, rimane aperta la questione dello status giuridico delle terme libere, che deve uscire dal limbo in cui è stato collocato da decenni (per ragioni di opportunità). Il progetto comunale va verso il parcheggio presidiato e verso il parco fluviale dalle vasche, verso valle, sino al ponticino della Pia.

La società proprietaria (sito archeologico, ex terme pubbliche, albergone) tramite il gestore Alton 2 ha iniziato i lavori di sistemazione delle ex terme pubbliche che saranno allargate e riadattate in stile resort ma dovranno contemporaneamente conservare il convenzionamento con il SSN. Su questo punto Serragli è stato esplicito: si tratta di una condizione sine qua non per avere il diritto allo sfruttamento dell'acqua termale (concessione comunale). Anche la vecchia locanda ristrutturata nell'ambito del progetto del Parco Archeologico entra nella medesima partita e si tratta di una novità importante per procedere alla progressiva sanificazione e ripristino della legalità della intera area.

Alessio Serragli è giovane, è preparato, è entusiasta e ha in mano il quadro di tutti i problemi. Come mi è capitato di dire: il passaggio da Uniti per il Rinnovamento a Il Rinnovamento continua non è solo uno slogan reso necessario dalla indisponibilità ad andare avanti da parte di Mircko Giorgini, uno dei padri fondatori. Con questo passaggio si sono realizzati due elementi di novità:

  • una netta accentuazione del carattere civico della lista e il definitivo superamento (legato alla genesi) di ogni fumus di centro-destra
  • una accelerata sul terreno del fare e dello sfruttare ogni opportunità per realizzare opere e servizi per far uscire Monticiano dalla condizione di paese figlio di un Dio minore

Per quanto riguarda quelli di Un futuro per Monticiano, qualche considerazione finale.

  • Decisamente bene la scelta di non fare la passerella finale dei politici amici come fecero la volta scorsa, facendo una figuraccia. Si comincia a capire che per governare il territorio devi costruire una squadra di persone che diventano buoni amministratori non perché hanno l'imprimatur del consigliere regionale di turno, del presidente della provincia, del deputato, …, ma perché hanno idee e sanno fare.
  • Continuo a non capire cosa abbia portato alla rottura con chi quel progetto aveva inventato: Massimiliano Borgia. Ipotizzo che egli abbia esagerato nel rivendicare la autonomia nei confronti di quelli che, qui intorno, muovono le pedine da sempre e, come tutti gli innovatori decisi, sia stato eccessivamente astratto.

Se come dichiara nella lettera di indisponibilità a fare il candidato sindaco, ha intenzione di restare comunque in pista, ci sarà l'occasione di ragionare sul futuro di questo territorio e la stessa cosa si potrà fare con quegli esponenti della lista che rappresentano novità e aperture reali al rinnovamento. Butto lì un tema che mi è caro fin da quando si ragionava di Unione dei Comuni come ponte verso la fusione. In proposito vi rimando a due articoli del 2016  e del 2017 dove si parla della carattere sovracomunale di alcuni problemi, della necessità di fare massa critica e del fatto che (ragionando di fusione) noi siamo molto più parenti di Chiusdino, Civitella e Roccastrada che non di Sovicille e dell'area della Montagnola senese. Basta guardare una cartina geografica e osservare cosa c'è sul lato detro della Farma e sul lato sinistro della Merse. Unione o fusione?  – Unione o fusione – un anno dopo

Giunti alla discussione finale si avvicinavano le ore 24 e dunque la cosa è stata un po' ristretta. Pilar Dalinovic ha posto a Serragli una domanda imbarazzante, quella dei rimborsi della politica e del mutamento di opinione dopo due anni di amministrazione. Domande ben poste e risposte esaurienti (date, cifre, utilizzo dei risparmi, stati di necessità subentrati, comportamenti futuri). 

Evviva tutti quelli che mettono a disposizione il loro tempo per il bene della comunità.


Gli articoli sulla politica amministrativa del nostro comune si trovano alla pagina Monticiano


 

 
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Informazioni su Claudio Cereda

nato a Villasanta (MB)il 8/10/1946 | Monza ITIS Hensemberger luglio 1965 diploma perito elettrotecnico | Milano - Università Studi luglio 1970 laurea in fisica | Sesto San Giovanni ITIS 1971 primo incarico di insegnamento | 1974/1976 Quotidiano dei Lavoratori | Roma - Ordine dei Giornalisti ottobre 1976 esame giornalista professionista | 1977-1987 docente matematica e fisica nei licei | 1982-1992 lavoro nel terziario avanzato (informatica per la P.A.) | 1992-2008 docente di matematica e fisica nei licei (classico e poi scientifico PNI) | Milano - USR 2004-2007 concorso a Dirigente Scolastico | Dal 2008 Dirigente Scolastico ITIS Hensemberger Monza | Dal 2011 Dirigente Scolastico ITS S. Bandini Siena | Dal 1° settembre 2012 in pensione | Da allora si occupa di ambiente e sentieristica a Monticiano e ... continua a scrivere
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