Da stamattina mi collego ai diversi siti dei quotidiani on line e, finalmente, stasera mi sono sentito qualche telegiornale. Prima Bianca Berlinguer e poi Enrico Mentana: nucleare, nucleare, nucleare … I portatori di sfiga non aspettano altro. Caro Mentana, stasera hai toppato la notizia.
Vediamo di riassumere. Terremoto di magnitudo 8.9 (scala Richter).
- La scala Richter misura in scala logaritmica la energia liberata dal terremoto. Scala logaritmica significa che quei numeri sono degli esponenti di potenze. Vuol dire che quando la magnitudo aumenta di una unità la energia va moltiplicata di circa 33 volte. Dunque due punti in più vogliono dire energia 1'000 volte superiore.
- Il terremoto è avvenuto in Oceano e a una certa profondità (per fortuna). Ha generato un maremoto che in alcune zone è penetrato sino a 10 km dalla costa e i video disponibili in Internet sono impressionanti.
- Il terremoto dell'Aquila aveva magnitudo 5.8; a 8.9 ci sono più di 3 punti e ciò significa che il terremoto di oggi ha liberato una energia di circa 30'000 volte quello dell'Aquila e chi ha visto i filmati dell'onda di TsuNami se ne sarà reso conto.
- Quello di Messina che fece 120'000 morti ai primi del 900 aveva magnitudo 7.8
- Per il Giappone i morti saranno nell'ordine delle migliaia. Facciamo un altro paragone di quelli in uso: misuriamo l'energia in chilotoni (migliaia di tonellate di tritolo equivalenti). La bomba di Hiroshima, che i Giapponesi ben conoscono, aveva una energia di 13 kton. Il terremoto dell'Aquila circa 1 Mton (milione) che è l'ordine di grandezza delle bombe all'idrogeno. Il terremoto di oggi valeva (per la sola scossa principale) 31.6 miliardi di tonellate e cioè circa 3 milioni di volte la bomba di Hiroshima.
- Bene, anzi, male. E' successo un evento abbastanza straordinario; i morti dei terremoti più disastrosi si contano a centinaia di migliaia, in Cina, ma anche in Giappone. Questo paese ha da tempo adottato una rigida politica antisismica sia nelle abitazioni civili, sia nelle infrastrutture e quella politica ha retto. Certo con il maremoto ci sono state devastazioni, morti, danni alle infrastrutture energetiche da incendi.
- I danni più grossi sono negli impianti petrolchimici a causa degli incendi dovuti all'effetto della scossa sugli impianti e al maremoto. Se non ho capito male, per uno di essi sono state evacuate 80 mila persone. Non importa. La notizia della serata è ma c'è o no la fuga radioattiva?
- Questi giornalisti alla ricerca del disastro sono gli stessi che, se gli dai da valutare oggettivamente un parametro scientifico, non sanno da che parte girarsi e sono gli stessi che, ad ogni esame di maturità, ricordano il loro esame al liceo classico oppure, dopo aver detto di avere fatto lo scientifico, aggiungono, vantandosene, di non aver mai capito nulla di scienza (si vede e non si capisce cosa ci sia da vantarsi).
- Quando intervistano l'esperto geologo, appena questi cerca di spiegare come è nato il sisma e quanto vale, lo interrompono, perché poi i telespettatori non capiscono e cambiano canale.
- Tanto di cappello al sistema giapponese di prevenzione urbanistica e alla protezione civile diffusa. Sono cadute in una volta sola e in uno stesso posto 3 milioni di bombe come quella di Hiroshima e stiamo parlando di qualche migliaio di morti. I catastrofisti sono tristi e sperano che salti il tappo di qualche reattore.
Caro Claudio,
secondo quanto qui riportato (https://inlportal.inl.gov/portal/server.pt?open=514&objID=1269&mode=2&featurestory=DA_101047) sembra esista la possibilità di costruire nanoantenne che catturalo le radiazioni nell’infrarosso.
Come diceva il vecchio William “Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.” (Metta pure fisica al posto di filosofia, il concetto non cambia).
Da un vecchio ingegnere ad un (immagino) giovane fisico.
Claudio 46 forse è più vecchio di Roberto 51; mi sono connesso al sito; ho letto nel mio pessimo inglese e non ho capito quale sia la fisica sottostante; sarò lieto di ricredermi perché le nanotecnologie hanno il vantaggio di operare quasi alla scala atomica e dunque …
Claudio, a primo impatto la domanda della Gruber sembra stupida, però ripensandoci le celle fotovoltaiche trasformano i raggi solari in corrente elettrica, e i raggi solari che sono se non delle radiazioni emessi da un corpo celeste? pertanto anche di notte (con una opportuna tecnologia) si potrebbe produrre energia dalle radiazioni emesse dalla Terra
No è proprio stupida; la luce è fatta di fotoni (particelle di campo elettromagnetico) di energia individuale proporzionale alla frequenza. Non mi risulta che esistano materiali in grado di dare transizioni energetiche ordinate con le frequenze dell’infrarosso freddo (le radiazioni riemesse di notte dalla Terra)
Alla conferma del dott. Cereda aggiungo questo link:
http://www.youtube.com/watch?v=k6NVxmNq5R4&feature=player_embedded
Non ci sono parole per diefinire Lilli Gruber, si chiede se di notte le celle del fotovoltaico non producono energia. Come scritto nel titolo del link: parlamentare auropea, dovrebbe decidere la sorte del nostro futuro energetico !!!
Mi consoli, caro Claudio. Una volta, parlando di CO e polveri sottili, tentavo di spiegare ad un mio amico giornalista che uno (il CO) si misura in milligrammi, e l’altro, le polveri, in microgrammi, dicendogli stai attento perchè ci sono tre grandezze di differenza.
Come diceva il buon Gesù Cristo, perché ti ostini a cercare il fuscello nell’occhio del tuo vicino e non vedi la trave nel tuo?