breve come la morte
Oggi predominano le emozioni; il dj Fabo che serra con i denti il pulsante elettrico che comanda la somministrazione del barbiturico: un paraplegico e cieco ha deciso che quella non era vita.
Gli si contrappongono gli appelli di chi sceglie di vivere. C'è una asimmetria tra il chiedere di poter morire in maniera civile e dignitosa e impedire questa possibilità. Nel primo caso si sceglie, nel secondo si impone: tutto qui.
Il TG1 ha dedicato almeno un quarto d'ora alla notizia di apertura. E' il segno che l'Italia sta cambiando ed è più avanti della sua classe politica. Il testamento biologico e le disposizioni sul fine vita sono una cosa diversa dalla eutanasia attiva; ma sono entrambe importanti . Secondo me sono più importanti delle discussioni sulla fecondazione eterologa. Di essa abbiamo discusso: è ora di discutere di fine vita.
Un po' di vecchi articoli usciti su pensieri in Libertà: commenti a fatti e recensioni cinematografiche
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You don’t know Jack: Kevorkian
fine vita – diritti – bene: sono senza parole ma reagisco con pacatezza
Mare dentro: Alejandro Amenábar
Le invasioni barbariche: Denys Arcand